L’Italia Presenta il Suo Primo Motore a Idrogeno e Sbalordisce il Giappone: 550 CV e 800 km di Autonomia
L’Italia ha svelato il suo primo motore a idrogeno, lasciando il Giappone sbalordito. Questo innovativo motore offre 550 CV di potenza e un’autonomia di 800 km. Se il primo motore a idrogeno liquido spagnolo aveva attirato la tua attenzione, questo nuovo modello italiano non ti lascerà indifferente. Anni fa era impensabile che l’idrogeno potesse occupare un ruolo così importante nel settore dei trasporti, ma oggi è una realtà sempre più concreta. Si tratta di un combustibile pulito e una valida alternativa ai combustibili fossili inquinanti.
Quando viene utilizzato in una cella a combustibile, l’unico sottoprodotto è l’acqua. Può essere impiegato per immagazzinare, trasportare e fornire energia. L’idrogeno può essere prodotto da una varietà di risorse energetiche, come il gas naturale, la biomassa, l’energia eolica e quella fotovoltaica.
Tutte queste qualità rendono l’idrogeno un combustibile interessante per applicazioni in settori come il trasporto e la produzione di elettricità. Può essere utilizzato nelle industrie, nelle abitazioni, per lo stoccaggio di energia e per la mobilità sostenibile.
L’Italia ha il suo primo motore a idrogeno: un duro colpo per il Giappone
Mentre un gran numero di produttori di veicoli si concentrano sulla mobilità elettrica, arriva il NamX HUV, un prototipo di auto alimentata a idrogeno tramite capsule intercambiabili situate nella parte posteriore. Il suo lancio potrebbe essere molto vicino, previsto per l’anno prossimo.
È stato presentato al Salone dell’Automobile di Parigi 2022 dalla società francese NamX Hydrogen, che ha collaborato con l’azienda italiana Pininfarina. Il NamX HUV è il risultato di cinque anni di lavoro, durante i quali le linee guida erano chiare: creare un veicolo a idrogeno francese che promuovesse i valori ecologici dell’azienda, combinandoli con la sua dedizione alla mobilità efficiente.
HUV sta per Hydrogen Sport Utility Vehicle e rappresenta un approccio diverso. Il suo stile futuristico, opera di Pininfarina, mette in risalto la presenza di serbatoi di idrogeno collegati a una sorta di diffusore. Come in ogni SUV, ha una linea di cintura alta e un aspetto robusto, con superfici lisce e aerodinamiche.
Risalta anche la sua silhouette tipo fastback, seguendo la tendenza attuale di creare crossover con un aspetto coupé. Nella parte frontale, ha una grande griglia a forma di X, rendendo omaggio al nome del marchio, e un unico gruppo ottico che attraversa l’auto da un’estremità all’altra, integrando gli indicatori di direzione.
Il sistema di propulsione del primo motore a idrogeno italiano è sorprendente
Oltre al suo design innovativo, ciò che spicca nel NamX HUV è il suo sistema di propulsione alimentato a idrogeno con tecnologia di capsule intercambiabili. Ha sette serbatoi, uno principale e altri sei più piccoli, che sono le capsule intercambiabili alloggiate nella parte posteriore. Secondo l’azienda francese, le capsule possono essere cambiate in 30 secondi.
A seconda della versione, con trazione posteriore o integrale, il suo sistema di propulsione può produrre 300 o 550 CV. La sua variante più sportiva, chiamata GTH, dovrebbe accelerare da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi e raggiungere una velocità massima di 250 km/h.
Per alimentare i suoi motori, l’obiettivo è che NamX utilizzi idrogeno verde prodotto in Marocco. Così, il SUV a idrogeno sarebbe un veicolo a zero emissioni reale. Anche se è ancora in fase di sviluppo, si prevede che la sua commercializzazione avverrà nel 2025. Il prezzo potrebbe oscillare tra i 65.000 e i 95.000 euro.