NASpI: Cosa sapere, chi può richiederla e come funziona

La NASpI, acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è un’indennità mensile di disoccupazione introdotta con il decreto legislativo n. 2 del 4 marzo 2015. Questa misura mira a fornire un sostegno economico ai lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro. Di seguito spieghiamo chi può richiedere la NASpI, come viene erogata, quanto dura e come si calcola.

Chi può richiedere la NASpI?

La NASpI è destinata ai lavoratori con un regolare contratto di lavoro subordinato che abbiano perso il lavoro involontariamente. Tra questi figurano gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperative, il personale artistico e i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, anche quelli con contratti a tempo determinato.

Dal 2022, l’indennità è stata estesa anche agli operai agricoli dipendenti di cooperative e consorzi che commercializzano prodotti agricoli e zootecnici. Tuttavia, non possono richiederla i dipendenti pubblici a tempo indeterminato, i lavoratori agricoli stagionali, i lavoratori extracomunitari stagionali (che hanno una normativa specifica) e coloro che hanno maturato i requisiti per la pensione. Anche i titolari di assegno ordinario di invalidità sono esclusi.

Tempi di erogazione della NASpI

I tempi di erogazione della NASpI dipendono dalla data di presentazione della domanda. Se viene presentata entro 8 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, l’indennità viene corrisposta dall’ottavo giorno successivo alla fine del rapporto. Se invece la domanda è presentata dopo 8 giorni, l’erogazione parte dal giorno successivo alla richiesta.

In situazioni particolari, come malattia, maternità, infortunio o preavviso, si applicano le stesse regole. In caso di licenziamento per giusta causa, l’indennità viene corrisposta a partire dal 38º giorno successivo alla fine del rapporto di lavoro. Se la domanda viene presentata successivamente, l’erogazione parte dal giorno successivo.

Durante i periodi di fruizione della NASpI, il lavoratore è coperto da contribuzione figurativa, come stabilito dalla circolare INPS n. 94 del 12 maggio 2015.

Come si calcola l’indennità NASpI

La NASpI viene calcolata su base mensile e corrisponde a un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive accumulate negli ultimi 4 anni. Sono conteggiati solo i periodi effettivamente lavorati, escludendo i contributi derivanti da altre indennità di disoccupazione.

In termini economici, l’importo della NASpI corrisponde al 75% della retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni. Se la retribuzione è inferiore a una soglia stabilita dalla legge (nel 2023 era pari a 1.352,19 euro), l’indennità resta del 75%. Se invece la retribuzione supera tale soglia, al 75% si aggiunge il 25% della differenza tra la retribuzione e l’importo di riferimento. In ogni caso, l’indennità massima non può superare i 1.470,99 euro al mese.

Durata, sospensione e decadenza della NASpI

La durata della NASpI varia in base alla storia contributiva del lavoratore. L’indennità può essere erogata per un periodo pari alla metà delle settimane contributive degli ultimi 4 anni, fino a un massimo di 24 mesi. Dopo 6 mesi, l’importo della NASpI si riduce del 3% ogni mese. Se il beneficiario ha più di 55 anni, questa riduzione inizia dall’ottavo mese.

Esistono situazioni in cui la NASpI può essere sospesa, ad esempio se il lavoratore trova un nuovo impiego con un contratto subordinato di durata inferiore a sei mesi o se ottiene un lavoro a tempo indeterminato in un altro paese dell’Unione Europea.

Infine, la NASpI può essere cumulata con alcune forme di lavoro occasionale, purché il reddito derivante non superi i 5.000 euro annui

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